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"Roby 93".
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Negli Stati Uniti, i biologi del Massachusetts Institute of Technology, hanno identificato un gene, chiamato NDT80, che, se opportunamente "attivato", permetterebbe alle cellule di ringiovanire e vivere 2 volte più a lungo del normale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista 'Science', spiega proprio come avviene l’attivazione della sequenza di acidi nucleici, sperimentata, per il momento, su cellule di lievito molto vecchie.
Ovviamente molti "nodi" restano da "sciogliere" ma la scoperta rimane di rilevante interesse e di notevole importanza, tanto che gli studi dovrebbero proseguire su organismi più complessi, come il verme C. elegans per poi passare a studiare gli effetti del gene (simile a quello umano) presente nei topi.
L’obiettivo dei ricercatori è di riuscire a identificare i geni coinvolti nel ringiovanimento cellulare in modo da provare a replicare gli stessi meccanismi nelle cellule normali, attraverso le sofisticate tecniche dell'ingegneria genetica..