Quanto costa (davvero) acquistare on line dall’estero

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  1. "Roby 93"
     
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    Spesso gli affari si fanno on line, magari acquistando su eBay o su siti di e-commerce. Altre volte si preferisce rivolgersi direttamente ad aziende straniere per avere quella maglietta che in Italia non è ancora arrivata o l'ultimo strumento tecnologico che in dollari costa meno. I conti, però, si fanno alla fine, ovvero dopo che al prezzo di vendita si saranno aggiunti tutti gli extra, dal tasso di cambio alle tariffe doganali.
    In molti casi, infatti, il prezzo non comprende i costi di spedizione che possono essere anche molto onerosi nel caso si voglia ricevere il prodotto in 1-2 giorni: un libro acquistato su Amazon Uk a 5,23 sterline, per esempio, può arrivare a richiederne altre 23,28 con la spedizione urgente.

    Per chi è disposto a pazientare un po' è meglio optare per la spedizione ordinaria, che grazie ad alcune promozioni arriva a essere del tutto gratuita.



    Acquisti e spedizioni sono piuttosto semplici se si acquista all'interno dell'Unione europea, ad eccezione di casi particolari come le automobili, che richiedono un'autorizzazione da parte della motorizzazione civile, gli animali o generi come i tabacchi che prevedono forti limitazioni. All'interno dell'Ue però ci sono alcune zone, chiamate Exceptional areas che sono sottoposte ancora a dogana e richiedono una vasta documentazione, come fatture o dichiarazioni di valore. Tra le destinazioni che sono sottoposte a questa regolamentazione troviamo le isole della Gran Bretagna, quelle spagnole, per esempio le Canarie e alcune città finlandesi.

    La situazione è più complicata e anche più onerosa se si acquistano merci che provengono da un Paese non europeo. Per calcolare l'importo degli oneri doganali si parte dal prezzo effettivamente pagato, comprese spese di spedizione ed eventuale assicurazione. Un primo suggerimento è quello di farsi spedire attraverso spedizionieri come Dhl o Int che prevedono un costo di spedizione media di 25/30 euro per oggetti sotto il chilo e consegna in tempi veloci, circa una settimana. Per ogni pacco che viene controllato alla dogana si deve pagare il 20% di Iva sul totale e un dazio che viene calcolato sul valore della transazione, ovvero sul valore complessivo di spese di trasporto e assicurazione, le cui aliquote variano a seconda della merce che si vuole importare. Attenzione: il valore doganale viene espresso in una moneta diversa dall'euro e per convertire con esattezza non si deve guardare al cambio attuale, ma a quello fissato di mese in mese dalla Banca centrale europea proprio al fine delle importazioni: si parla infatti di cambi doganali e il valore esatto si trova facilmente on line.

    Il costo del dazio e il trattamento fiscale dipendono anche dal tipo di merce. Sul sito dell'Agenzia delle dogane è possibile calcolare l'ammontare esatto in base a genere, peso e Paese di provenienza: la classifica definitiva della merce però viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana.
    Diversa è la situazione se si acquista da un privato: in questo caso si può ricorrere al dazio forfetario, pari al 2,5% del valore purché questo non superi i 700 euro. In questo caso le importazioni devono essere "prive di carattere commerciale", avere carattere occasionale, essere merci riservate all'uso personale o familiare e non prevedere un pagamento: è la soluzione ideale, quindi, nel caso di scambi, magari su eBay. Il dazio forfetario, in ogni caso, non può essere applicato ai tabacchi. Spesso tra privati la soluzione è quella di dichiarare sul pacco che si tratta di un "Gift", ovvero un regalo, ma in molti si trovano a pagare 5,50 euro di tasse doganali. In realtà questo costo viene indicato nei documenti come "spese di sdoganamento" ma si tratta in realtà delle spese riscosse da Poste italiane per il servizio di spedizione internazionale.

    Per capire quanto costa acquistare dall'estero si devono fare dei calcoli piuttosto semplici, anche se con un lungo procedimento. Se, per esempio, voglio acquistare una macchina fotografica devo andare alla pagina "Taric" (tariffa integrata comunitaria) dell'Agenzia delle dogane per capire a quanto ammonta il dazio. «L'aliquota daziaria viene stabilita innanzitutto a livello mondiale per tutti i paesi terzi — spiega Walter Sbandi, direttore dell'ufficio per la tariffa doganale dell'Agenzia delle dogane -. L'Unione Europea a seconda degli accordi bilaterali o unilaterali con Paesi o gruppi di Paesi, differenzia il dazio stabilito a livello mondiale». Prendiamo ad esempio una videocamera digitale (voce doganale Taric 85258099 00) per la quale merce è stabilito un dazio convenzionale mondiale del 14% del valore di transazione: «Questo dazio vale per le importazioni dagli Stati Uniti d'America, Cina e Giappone — spiega Sbandi -. Per la Russia, il Brasile, la Thailandia e altri paesi, l'aliquota è del 4,9%. In altri casi quali Turchia, Egitto, Svizzera e altri l'aliquota daziaria è zero. Naturalmente occorre la prova dell'origine per poter avere un dazio agevolato. In conclusione il dazio è determinato da ragioni di politica commerciale e può variare a seconda dei periodi. In generale importando da un Paese ricco non si hanno agevolazioni».
     
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0 replies since 10/9/2011, 15:44   62 views
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