Il “cloud computing” è sicuro?

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  1. "Roby 93"
     
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    Impossibile che non te ne sia accorto: negli ultimi tempi l'intero mondo delle applicazioni e dei dispositivi elettronici sembra "sospeso" sulle nuvole. Ma cos'è realmente il cloud computing? Il concetto di cloud - nuvola in inglese - non è una novità dell'ultima ora e indica quell'insieme di tecnologie - di archiviazione ed elaborazione - offerte tramite web sotto forma di servizi online.
    Nuvole all'orizzonte - La rivoluzione inizia qualche anno fa con i servizi di posta elettronica di Hotmail, Gmail e Yahoo che, a differenza del passato, ti permettevano (e ti permettono tuttora) di gestire le tue email direttamente online senza la necessità di scaricarle fisicamente sul tuo computer. La "nube" negli ultimi tempi si è ingrandita a dismisura fino ad avvolgere tra le sue spire mappe, calendari, traduttori, video e musica. Pensa a una qualsiasi attività che fino a ieri facevi al computer tramite software e sicuramente c'è già una versione cloud che ti aspetta online.
    Attività online - I vantaggi del cloud computing sono facilmente comprensibili. Non servono più computer potenti, hard disk capienti e neanche la fatica di installare alcunché perché ti basta un browser e un collegamento a Internet affidabile e veloce. E la "nuvola" è accessibile anche tramite smartphone, tablet e qualsiasi marchingegno dotato di una connessione a Internet (WiFi o 3G). Un altro vantaggio gentilmente offerto dai servizi online è l'estrema flessibilità che ti consente di salvare dati e informazioni direttamente sul web, di sincronizzarli con i vari dispositivi (portatili e fissi) e di condividerli con estrema facilità con altri utenti. Senza contare che la maggior parte delle applicazioni cloud per il grande pubblico è gratuita. Il rovescio della medaglia è che sei costantemente in balia della connessione a Internet e, se scarseggia o manca del tutto, resti a "terra".
    Mi posso fidare? - Il cloud è un servizio web, quindi con tutte le insidie tipiche di Internet con l'aggravante della perdita dei dati che sono archiviati online. Il tuo compito è prendere tutte le precauzioni per evitare che qualcuno scopra i tuoi dati di accesso, e puntare su servizi affidabili. È improbabile che Google, Microsoft o Apple perdano per strada i tuoi documenti, video o brani musicali, mentre non è affatto da escludere il furto di dati e informazioni da parte di hacker professionisti com'è successo a un colosso come Sony. Anche la questione della privacy è un'incognita. Tu salvi i tuoi "averi digitali" online, ma sai dove si trovano fisicamente? C'è una bella differenza se sono in Italia, in Europa o in un imprecisato luogo del pianeta Terra perché le leggi sulla protezione dei dati personali variano in base al paese dove risiede il server che li ospita. Prima di traslocare sulle nuvole, quindi, è bene fare qualche controllo preventivo sul fornitore del servizio.
     
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0 replies since 8/9/2011, 14:21   52 views
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