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"Roby 93".
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A poco più di un anno di distanza da quell'Inter-Barcellona, semifinale di Champions, i blaugrana rischiano, come in quel caso, di dover affrontare un difficile e particolare match dopo un infinito viaggio. Il 20 aprile 2010 il Barça si mosse in pulmann e in due giorni raggiunse Milano a causa del blocco aereo per il vulcano Eyjafjallajokull, ora è l'eruzione di Grimsvotn a preoccupare gli spagnoli in vista della finale contro il Manchester.
L'anno scorso gli uomini di Guardiola dovettero armarsi di pazienza e salire su un pullman, ovviamente dotato di tutti i confort immaginabili, per raggiungere il capoluogo lombardo in vista della delicata partita contro l'Inter. L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull coincise con lo sciopero delle ferrovie francesi. I campioni di Spagna furono costretti a viaggiare per due giorni, con tappa per dormire a Cannes. Arrivati a Milano poi furono sconfitti per 3-1 dai nerazzurri che ipotecarono l'approdo in finale.
Ora la maledizione sembra ripresentarsi per Messi e compagni. La finale di Champions sarà a Wembley, in Inghilterra. L'avversario, il Manchester United, in caso di blocco del traffico aereo dovrà percorrere 203 chilometri, questa la distanza dall'Old Trafford allo stadio del big match. Mentre per i blugrana saranno ben 1557 i lunghi e stremanti chilomentri da percorrere partendo dal Nou Camp.
Ma per fortuna dei catalani gli scenziati non paragonano i due eventi naturali, e il rischio di nube che potrebbe causare problemi ai voli è concentrato in un periodo che va dal 24 al 27 maggio. Non il 28, giorno in cui Iniesta, Xavi e soprattutto la Pulce potranno essere in gran forma per dar spettacolo contro Rooney e compagni..